Sono nato agli inizi degli anni 80, l’accesso ai contenuti era molto diverso da oggi. Internet non era ancora diffuso e YouTube era una cosa impensabile per la velocità delle connessioni di quel periodo.
Quando da ragazzino i miei genitori mi fecero conoscere quella cosa chiamata internet mi resi subito conto delle potenzialità.
Per accedere ad internet utilizzavo un modem 56K che era veloce a caricare pagine testuali ma molto lento a caricare qualsiasi file multimediale.
La scuola
Le miei prime ricerche per la scuola erano completamente diverse dal giorno d’oggi.
La maestra ci dava un argomento e noi dovevamo “recuperare” informazioni e fare il tema. L’unico modo per accedere alle informazioni era andare in biblioteca alla ricerca di enciclopedie. Io ero fortunato perché i miei genitore già possedevano un’enciclopedia in diversi volumi e potevo leggere quella.
Mi ricordo che, nonostante il peso complessivo dell’opera, gli argomenti erano pochi e comunque trattati in maniera molto generica.
Encarta
La mia prima enciclopedia digitale è stata “Encarta”. Costava meno rispetto ad enciclopedie cartacee e i vantaggi erano enormi. Ricerca rapida delle informazioni, quantità enorme di dati e immagini, il tutto in un singolo CD.
Abituato al cartaceo ogni volta mi stupivo di quante informazioni riuscivo a trovare.
Wikipedia
Encarta conteneva 62.000 voci, in questo momento wikipedia nella sola lingua italiana ne contiene 1.574.796 ed è completamente gratuita. Ovviamente Wikipedia è solo una piccola parte di internet e la quantità di informazioni che si possono trovare è enorme, impensabile fino a 25 anni fa.
In più l’accesso a questi contenuti è possibile da un dispositivo che abbiamo sempre con noi. A volte non ci si rende conto di tutte le possibilità che potrebbe avere il nostro cellulare.
YouTube e videogiochi
La velocità della connessione internet al giorno d’oggi rende possibile anche la visione di video in alta definizione.
Quando ero ragazzino i videogiochi non erano ancora così diffusi e il voler conoscere cose nuove di questo mondo era relegato alle riviste cartacee che si trovavano in edicola. Le mie preferite erano PC GAMER e THE GAMES MACHINE.
Mi ricordo di aver visto per caso in TV una trasmissione che si chiamava GAME TIME e il fatto che in televisione si parlava di videogiochi era una cosa rarissima.
Cercare in TV un argomento specifico, anche al giorno d’oggi, è una cosa impensabile.
YouTube e Informazione
Nell’ultimo decennio sono nati su YouTube tantissimi canali italiani dedicati a qualsiasi tipo di argomento trattato anche in maniera molto approfondita.
Mi sono ritrovato ad abbandonare completamente la televisione e ad usufruire dei contenuti di mio interesse su YouTube e su internet.
Avevo già scritto un articolo, che trovi qui, sui canali youtube che seguo di più, tra videogiochi, domotica, psicologia e notizie giornaliere.
Ultimamente ne ho scoperti altri veramente interessanti sulla filosofia e sulla crescita personale, ne parlerò nei prossimi articoli.
Troppa quantità di informazioni
Il problema principale degli ultimi anni è il problema opposto rispetto al passato cioè la troppa quantità di informazioni disponibile.
Con l’iscrizione ai vari servizi come facebook, twitter, instagram, youtube, podcast, la quantità di informazioni che ci arriva ogni giorno è enorme. Per utilizzare al meglio tutti questi servizi conviene rimanere “iscritto” ai soli contenuti che ci interessano veramente.
Cancellare l’iscrizione a certi “canali” non è una cosa così semplice perché ci dà l’impressione di perdere qualcosa. Rimanere però iscritto a troppi canali all’atto pratico ci causa l’effetto contrario perché non riusciamo a seguire quello che veramente è importante per noi.
Vi lascio ad un fantastico video di Roberto Mercadini che ha sicuramente espresso il concetto meglio di me.
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